SÉTTE - GIOVANI - CHIESA
Dipendenza religiosa e potere clericalistico
Dedicato al p. Peter Gumpel S.J. della Procura Generalizia della Compagnia di
Gesú che mi consigliò lo scoutismo di p. Andreas Hönisch ed è informato da
anni sulla sétta in cui si trova nostra figlia isolata dal mondo normale dal 1995.
Io chiedo a p. Gumpel di aiutare. P. Gumpel consigliò p. Hönisch al cardinal
Ratzinger. Questi è il vero responsabile morale.
Documentazione
Comunicato stampa del 20-12-1999
Dott.
Marco Feraudi, Unt. Rombach 10a, D – 69118 Heidelberg, tel./telefax::
0049 6221 804931
Comunicato
stampa del 20-12-1999
TUTT'ALTRO
CHE SANTO PADRE! - PROSELITISMO CON OGNI MEZZO SOTTO IL NOME DI CRISTO
La Fede
Cattolica Romana, che è oggetto dell'attenzione, dello studio e della
venerazione degli uomini veramente degni, esige che si dica la verità anche e
specialmente sugli uomini di Chiesa, che possono appunto essere capaci di male
continuato e gravissimo.
Nell’anno
giubilare 2000 si osservano in modo accentuato ad alto livello gerarchico azioni
di commercializzazione del cristianesimo. In questo comunicato vogliamo mostrare
un esempio di grave malvagità degli uomini, anche di rango altissimo, della
Chiesa Cattolica Romana nascosto dalla rumorosa facciata propagandistica.
Sembra che si
commercializzi la Santa Chiesa anche con mezzi estremi, eretici e superstiziosi
perfino estremisti che la Chiesa non frena sebbene ciò non possa esser sfuggito
a tutte le istanze anche quelle altissime.
Si legga la
nostra lettera aperta al Papa del 23-12-1998
e quella attuale del 20-12-1999.
Movimenti
apparentemente ortodossi tollerati dal Vaticano e in parte costituiti
canonicamente dalla “Commissio ‘Ecclesia Dei’” (CED) (presidente
card. Angelo Felici, segretario prelato Camille Perl, tel.: 06 69820) vengono
caratterizzati e denunciati come pericolosi in termini generali nell'articolo
di Michael Roos.
Questi è un sacerdote che pur avendo trascorso la gioventú in ambienti
conservatori tedeschi e fatto la preparazione al sacerdozio nella discussa Fraternità
Sacerdotale San Pietro, canonicamente costituita dalla suddetta CED,
tuttavia a poco a poco aprí gli occhi e comprese la malvagità e capziosità di
metodi che hanno integrato tante vittime acquiescenti nelle loro strutture in
tutta Europa almeno.
Il mio
comunicato del 23-10-1997
ancora attualissimo illustra essenzialmente alcuni aspetti del “sottobosco”
conservatore, componente del potere vaticano, tutto fedeltà al Santo Padre. Si
veda ADISTA del 9-10-1999.
Questo
“sottobosco” include ramificazioni nella “nuova destra” come la setta di
origine brasiliana “Tradizione, Famiglia, Proprietà” che studi
italiani e francesi mettono in relazione con “Alleanza Cattolica” di
Piacenza che agisce in tutt’Italia.
Sto a
disposizione per le Loro domande.
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T R A D U Z I
O N E
Dott. J.
Schumacher, Professore Universitario, Merianstr. 21, 79104
Freiburg,
tel. e telefax: 0049-761-2021277,
e-mail: schujose@sun2.ruf.uni-freiburg.de
8-2-1999
Al signor
dott. Marco Feraudi
In der Unteren Rombach 10 a
69118 Heidelberg
Egregio dott. Feraudi,
La ringrazio
della Sua lettera e delle ultime informazioni. Con rincrecimento ho appreso che
Sua figlia non è ancora ritornata in sé e che ancora una grande sofferenza
posa sulla Sua famiglia. Io ne partecipo.
Lei mi prega
con la Sua lettera di ripeterLe ancora una volta i pensieri decisivi della mia
critica sulla KPE (Guide e Scouts Cattolici d'Europa, n. d. trad.) per la quale
io mi impegnai durante una serie di anni, da cui io mi dovetti separare circa 7
anni fa.
Dapprima devo
chiarire correggendo che io non ho detto che la KPE sia stata per Sua figlia la
botola per cadere nella setta. In ogni caso non me ne posso ricordare. Non lo si
può dire cosí. A mio parere si dovrebbe possibilmente dirlo in modo piú
esatto. Inoltre non condivido la determinazione “Nuova Destra”. La mia
critica si volge in una direzione un po` diversa.
Mi congedai
dagli scouts d'Europa scrivendo a suo tempo una lettera a tutti i genitori
interessati con le mie ragioni e -
se mi ricordo bene - indirizzando
una presa di posizione adeguata anche al vescovo ausiliario dott. Wehrle (addetto
alla gioventú nell'arcidiocesi di Freiburg/Br., n. d. trad.). All'interno degli
scouts cattolici d'Europa si disse allora, come appresi poi, il vero motivo del
mio congedo sarebbe stato che io mi volessi sottrarre agli strapazi fisici
collegati al lavoro con gli scouts; cosa che apertamente non corrisponde alla
verità. E' però possibile che questa versione sia stata diffusa “bona
fide”. In questo contesto è forse notevole che già pochi mesi dopo il mio
congedo questi esploratori finivano la loro attività a Freiburg.
Quello che mi
preoccupava sempre di piú durante gli anni di ingaggiamento per gli scouts
d'Europa era il soggettivismo religioso che veniva impresso da padre Hönisch
anche alle nostre due squadriglie che propriamente non è cattolico. Al soggettivismo si collegava, in base alle mie osservazioni, una pietà
fortemente istintiva, una religiosità irrazionale, una pratica religiosa che
non mi sembrava sufficientemente fondata sulla ragione, che a mio parere non era
sufficientemente obbiettiva. Ciò era piú una pietà di tipo pietistico,
piuttosto che quella pietà che ci fu insegnata nei gruppi giovanili negli anni
dopo la seconda guerra mondiale e in quelli all'università. A una pietà
soggettiva e irrazionalmente accentuata si associa sempre una tendenza alla
credulità, alla superstizione. Superstizione significa qualcosa come un credere
eccessivo. Si può credere troppo poco, ma si può credere anche di troppo.
All'inizio cercai di riportare nella direzione giusta, ma poi mi accorsi che
questo era inutile al cospetto della dominanza di padre Hönisch che si sentiva
cosí sucuro della sua cosa che non aveva bisogno di alcun consiglio. Il mio
congedo, divenuto a causa di queste cose necessario, mi addolorò proprio molto
al cospetto del fatto che lasciavo molte buone cose che ci sono ancora, in ogni
caso sempre di piú che nell'apostolato per i giovani ufficiale della chiesa che
è ancora sempre completamente disorientato.
Egregio
dottor Feraudi, vorrei parlare con Lei volentieri in una prossima occasione. Si
potrebbe fare qualche approfondimento.
La saluto
cordialmente.
Suo prof. J. Schumacher
P.S.: Le fo presente che io da settembre 1998 ho interrotto la mia attività a Breisach. Il mio nuovo indirizzo lo vede in testata. Se mi vuole inviare un telefax deve provarci qualche volta, perché il ricevimento avviene solo se il PC è inserito.